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RIFORMA DELLA MAGISTRATURA ONORARIA: LA NUOVA LEGGE N. 51/2025

Il 16 aprile 2025 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge 15 aprile 2025, n. 51, recante “Modifiche alla disciplina della magistratura onoraria”, che entrerà in vigore il 1° maggio 2025. Questo intervento normativo, sull’impronta del Decreto Legislativo 13 luglio 2017, n. 116, ne ridefinisce l’ambito di applicazione, l’orario lavorativo, le retribuzioni, il regime contributivo nonché le funzioni affidate ai magistrati onorari di tribunale e ai viceprocuratori onorari.

L’obiettivo del legislatore è non solo quello di garantire maggiore coerenza tra le competenze attribuite ai magistrati onorari e la complessità delle materie trattate, ma anche l’adeguamento l’organizzazione degli uffici giudiziari alle esigenze di efficienza e specializzazione. Tra le novità più rilevanti:

  • Ruolo ad esaurimento per i magistrati onorari confermati, con possibilità di opzione per l’esercizio esclusivo delle funzioni (fino a 36 ore settimanali) o non esclusivo (fino a 16 ore).
  • Nuove regole sulle incompatibilità e sui criteri di assegnazione delle funzioni, con particolare riguardo ai rapporti di parentela e di convivenza.
  • Adeguamento triennale automatico dei compensi con decorrenza 1° gennaio 2025.

 

L’articolo 30 e l’esclusione dei procedimenti in materia di lavoro

Con la sostituzione dell’articolo 30, comma 4, la legge 51/2025 esclude espressamente dall’assegnazione ai giudici onorari di tribunale confermati “i procedimenti in materia di lavoro”. In dettaglio, il nuovo testo stabilisce che, per il settore civile, sono affidabili ai magistrati onorari tutti i procedimenti ad eccezione di:

  1. Materia di famiglia (salvo eccezioni previste da specifici decreti-legge);
  2. Procedimenti societari e concorsuali;
  3. Procedimenti in materia di lavoro;
  4. Impugnazioni avverso i provvedimenti del giudice di pace;
  5. Procedimenti relativi a beni mobili di pregio o somme elevate;
  6. Procedimenti cautelari e possessori, eccetto quelli introdotti nel corso della causa di merito.

Tale esclusione risponde alla necessità di garantire una maggiore specializzazione e uniformità di giudizio in ambito di diritto del lavoro, materia caratterizzata da un costante evolversi giurisprudenziale e da regole sostanziali e procedurali assai complesse.

 

Impatti per i giudici onorari e considerazioni pratiche

Per quanto riguarda la riassegnazione dei fascicoli, gli uffici del processo affideranno le cause in materia di lavoro esclusivamente a magistrati togati. Inoltre, per quanto attiene la distribuzione ottimale del lavoro, potranno essere intensificati i percorsi formativi dei magistrati onorari sulle altre materie loro affidabili. In particolare, l’esclusione dai procedimenti in materia di lavoro, caratterizzati da pendenze numerose, contribuirà a ridurre il carico di lavoro dei giudici onorari, permettendo loro di concentrarsi su ambiti forse gestibili in maniera migliore e maggiormente adatta al loro contesto onorario.

 

Conclusioni

La legge n. 51/2025 segna un importante passo verso la professionalizzazione e specializzazione della magistratura onoraria, in linea con le esigenze di efficienza del sistema giudiziario. In particolare, il divieto di assegnazione di cause in materia di lavoro ai giudici onorari di tribunale confermati mira a garantire maggiore uniformità e competenza in questo settore delicato.

 

 

 

 

 

Paolo Ghiselli

Difensore cassazionista del Foro di Rimini, che si è specializzato nella difesa tecnica di procedimenti per reati societari, anche attraverso l’esperienza maturata nella redazione delle note a sentenza per le riviste specialistiche del Sole 24 Ore.
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