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Verifiche fiscali a professionisti e imprese: cosa decideranno le Sezioni Unite sul caso dell’apertura della valigetta?

Ieri si è svolto in una cornice “insolita”, presso la sala antistante la terrazza panoramica del Podere Bianchi, un evento – tra i primi in presenza – che ha visto la partecipazione di avvocati e commercialisti a confronto sugli aspetti tributari e riflessi penali durante una visita fiscale e l’esercizio dei pubblici poteri.

Questioni che involgono diritti costituzionali quali: la libertà personale, il diritto alla riservatezza, la segretezza della corrispondenza nonchè l’obbligo del segreto professionale.

Tematiche di rilievo, quindi, per il contribuente sottoposto a verifica che deve essere consapevole dei suoi diritti e delle sue facoltà. Tra queste: l’ essere messo a conoscenza dei motivi che hanno determinato la verifica, prendere visione dell’autorizzazione del Procuratore della Repubblica allorchè si tratti di accedere presso la sua abitazione o di aprire, borse, casseforti, locali chiusi a chiave ed essere informato della possibilità di farsi assistere da un difensore.

Sull’argomento  si pronunceranno le Sezioni Unite a seguito dell’ordinanza 22 aprile 2021 n. 10664 e come ho relazionato durante il mio intervento si confida in un rafforzamento ti tali principi che devono continuare ad essere tutelati dal ns. ordinamento, non potendo essere sufficiente il mero consenso dell’interessato all'”apertura” se non debitamente informato.

 

Paolo Ghiselli

Difensore cassazionista del Foro di Rimini, che si è specializzato nella difesa tecnica di procedimenti per reati societari, anche attraverso l’esperienza maturata nella redazione delle note a sentenza per le riviste specialistiche del Sole 24 Ore.
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